Sono alcune delle domande che si è posta Google. La multinazionale di Mountain View ha condotto per anni ricerche sui suoi dipendenti, nell’ambito del “Progetto Aristotele”.
Psicologi, sociologi, ingegneri ed esperti di statistica hanno osservato 180 team di lavoro, hanno condotto oltre 200 interviste e analizzato 250 caratteristiche per team. Si sono soffermati sulle regole non scritte di ogni squadra, le dinamiche di gruppo, le abitudini, i comportamenti, le interazioni tra i membri. La conclusione? Non è solo questione di competenze. Mettendo insieme le persone migliori non si ottiene un team perfetto. Proprio come diceva il filosofo Aristotele, «il tutto è maggiore della somma delle sue parti».
Ecco gli ingredienti di Google per un “dream team”, riportati dal sito americano Inc.com:
- Affidabilità: I membri del team rispettano le scadenze e le aspettative.
- Struttura solida e chiarezza: I team con le migliori prestazioni sono quelli che hanno più chiari i loro obiettivi e quelli in cui ogni membro ha un ruolo ben definito.
- Importanza del lavoro: Il lavoro ha un valore specifico per ciascun membro del gruppo.
- Impatto sugli obiettivi aziendali: Il gruppo considera il proprio lavoro rilevante e crede che abbia un impatto positivo sugli obiettivi dell’azienda.
- Sicurezza psicologica: È l’elemento più importante. I membri del team non hanno paura di esprimere le loro opinioni o prendersi qualche rischio. Non si sentono giudicati, ma liberi di esporsi, fare domande e avere iniziative.